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BOLLEZZUMME STORY
 
Qualche anno fa, forse una decina, in una delle mie frequenti puntate a Genova ho scoperto la movida serale dei caruggi, giovedi, venerdi, sabato, piena di giovani che si spostano da una zona all' altra, 'hopping' da un bar, un lounge, un posto di musica, un circolo ARCI.
 
Guide fantastiche i miei nipoti Cecilia e Roberto sotto i trentanni, tre anni di differenza tra loro, quindi gruppi e mentalita' diverse. 
E in un afflato domestico ho chiesto ad amici genovesi una parola in dialetto che potesse sostituire lo spagnola movida.
Cosi ho fatto conoscenza con la parola 'Bollezzumme' che mi fu detto era il ribollio dell' acqua che si infrange sugli scogli.
Una parola fantastica, che suonava bene anche se il significato poteva essere oscuro. 
Ho provato a imporla in sostituzione di movida ma senza successo. 
Poi ho scoperto che era scritta in dieci maniere diverse e anche il significato si e' successivamente fissato sul ribollio o subbuglio dell' acqua del mare colpita da un certo vento.

Questo bollezzumme notturno era assolutamente inusuale quando io avevo la stessa eta' dei miei nipoti. 
 
E' un fatto degli ultimi anni generato dal cambiamento di mentalita' della ricreazione serale, dalla invenzione di vari e differenti posti di intrattenimento. 
Musica, aperitivi, librerie, discoteche, teatrini, after hours, con una logica di concentrazione, in zone raggiungibili quasi esclusivamente a piedi.
Per cui si parcheggia la macchina o il motorino una volta e poi ci si incammina e ci si muove come stazioni della via crucis, le erbe, le vigne, la maddalena, il porto antico, san bernardo, stradone sant agostino, palazzo ducale, ravecca, fossatello.
 
Ai miei tempi, 40 anni fa per capirci, si usciva molto di meno.
A qualsiasi eta' o gruppo sociale si appartenesse.
L' anno scorso giravo per i 'caruggi' alla ricerca dei miei vecchi posti, a ricordare angoli e palazzi inusuali.
Per esempio il porto era chiuso, impraticabile, vivo perche' arrivavano navi, e portavano gente, oggetti, carichi, ma socialmente morto. Era vivissima invece sottoripa, via gramsci soprattutto verso la commenda e la stazione marittima. Pieno di locali che i borghesi di castelletto, carignano, albaro consideravano equivoci. Marinai, americani, sigarette di contrabbando, prostitute, travestiti gia' allora nel quadrilatero del ghetto.

Passeggiando, girando, chiaccherando mi e' venuta voglia di confrontarmi con queste strade, piazze, vicoli.
Ho scritto un progetto, ho pensato ad un budget, l' ho fatto leggere ad amici.
E ho trovato il finanziamento !!! 
'Hai voluto la bicicletta ? .. e mo pedala... !'
'Quando gli dei ti vogliono fare un dispetto ... ti danno cio' che desideri ...!'
E il titolo di questo progetto era li pronto: 'Bollezzumme'.

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Nel progetto c' e' un elemento importante. Trovare una casa nel Centro Storico che diventasse un riferimento, un laboratorio, un punto di incontro. 
Ho iniziato un passa parola intenso, i miei finanziatori si sono messi in azione, ho contatto agenzie immobiliari.
Fratello e nipote architetti, ho chiamato tutti i loro colleghi che conoscevo.
Ho visto di tutto e dappertutto. Bilocali con scale strette, multilocali in palazzi dei rolli, loft bianchi e soppalcati, grandi monocamere affrescate. Via Luccoli, Via San Lorenzo, Via San Bernardo, Vico delle Mele.

Ho capito che sotto i 500 non si andava.
Se c'e' l'ascensore sono 100 euro in piu'.
Se c'e' il portinaio altri cento in piu'.
Queste due cose a me non interessano. Piu' spazio si. Per fare feste, mostre, proiezioni, incontri, ospitare amici di passaggio.
Nel frattempo il mio scout personale, il caro amico Alfredo Viaggi, cantante, musicista, mi ospita per un paio di mesi in Vico del Duca. Il vicolo che si affaccia su Palazzo Tursi. 

Ho un ricordo di qualche anno fa che parte dal cortile del municipio che e' un po' piu' basso del livello di Via Garibaldi. Mano a mano che arrivo sulla strada si intravede il vicolo di fronte in discesa verso via della Maddalena. E si intravedono distinte le sagome nere delle ragazze, un po perche' in effetti sono di colore, un po' per le luci e le ombre dei vicoli, ma l' effetto e' inequivocabile. Fantastico !

A dieci metri dal palazzo dove lavora il sindaco lavorano le prostitute. E loro ci sono dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Puntualissime. Quasi andassero in ufficio. In gran parte in quella zona sono sudamericane. Che pero' ruotano con Barcellona, Madrid, col Sudamerica.
Ci sono anche alcune italiane storiche li da anni.
Ci sono appartamentini, o in scantinati, o in palazzi abitati, che le ragazze hanno a disposizione. Naturalmente non si puo' non pensare che ci sia una tolleranza, un chiudere un occhio, tra autorita' e ragazze e papponi. Scendere per il caffe' alle 9 e vedere queste grazie offerte, ' amor, amor, come stas, andiamo ' col sorriso e le poppe in mostra e' per un vecchio porco libertino come me un grande segno di liberta' e tolleranza.
Trovo una casa sui tetti, vico Mele, in un palazzo dei Rolli senza ascensore, duecento scalini, le ragazze sotto il portone. Salta per un inghippo burocratico.

Trovo una casa in San Lorenzo, affrescata, ingresso importante, palazzo un po' sgarrupato, perfetto per ricevere e organizzare un salotto letterario. Salta per un inghippo tra proprietari.

Trovo una casa a San Bernardo, un altro palazzo importante, dei Rolli, ( ma sai cosa significa ? Te lo spiego un'altra volta).
Un tempo ci stavano i domestici, ristrutturato con cura, con attenzione dalla proprietaria. Salta perche' non vuole mettere la cucina.
Discussione su casa arredata o no.
Varie scuole di pensiero.
 
Trovo una casa in Via Luccoli, sopra il budget ma grande, spaziosa.
Si puo' fare una televisione privata, una sala montaggio.
Un bagno in cui si puo' mettere un divano, una cucina enorme.
Salta perche' una persona l' ha vista prima di me.
E poi il mio amico scout trova banalmente un annuncio sul giornale.
Un primo piano luminosissimo, arredata senza pretese ma con cose di legno, in posizione strategica, via Balbi, Via Pre', Piazzetta San Elena. 
Sono piu' di 2 mesi che cerco: La prendo.
E il 'socialab Bollezzumme' puo' cominciare.
Ancora una volta c'entrano gli dei. Se non gli rompi le scatole ti sistemano loro.
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Martedi 2 febbraio primo dei martedi' al socialab. La serata e' un dopo cena, dopo le 21, ma c'e' sempre qualcosa da mangiare: insalata russa, pasta al porno, pasta fredda pomodoro basilico, torte di vedure, insalate di riso.
Gli ospiti sanno che e' gradito portare vino o liquori, sanno che se hanno fame possono soddisfarsi.
Stracchino spesso, vari formaggi, pane arabo dai negozi etnici, pane pugliese dai forni tradizionali, baguette calde da un posto su via pre'.
L' atmosfera e' inusuale, un misto culturale : chiacchere divertenti. 
Chi dice che sembra di essere a New York, chi a Parigi. 
I primi due martedi sono molto affollati, poi l' affluenza dirada un po'.
Ma e' costante nel numero e tra le 10.30 e mezzanotte e' sempre affollato.
La magia e' che c'e' sempre gente nuova, come ci sono quelli che vengono sempre, o quelli che non sono piu' venuti, vero Gigi ????
 ... in gran parte e' solo 'word of mouth' per passaparola.
 Proibisco di scrivere email con l' indirizzo, o in SMS. 
Io personalmente faccio inviti solo per telefono.
E' una snobberia ma funziona.
Piu' difficile farla accettare alle mie assistenti e ai miei collaboratori che ogni tanto sbracano e dovono scrivere l' indirizzo, o devono anticipare quello che succede. 
Il Mistero e' il sale della vita.
Come le porte chiuse che devono essere aperte.
Dal terzo martedi cominciamo a presentare cose: un libro di Paola Pettinotti e del "camallo trans", con lettura di qualche pagina, i miei due docu-cult "TV Transvestite", "Pornology New York". 
Le pillole o "bolle di Bollezzumme" ideate, girate e montate da Luca Donnini, 'Walking Genova', cioe' la citta' vista da un artista romano per la prima volta nei caruggi.
Una porno performance di Rosario Gallardo: una coppia  amica che viene da Milano.
Un racconto erotico-politico sul G8 di Paola Tavella.
Interviste e spezzoni di documentari sul ghetto dei transgender con Ulla protagonista.
Due documentari sul G8 'Black Block' e 'Come realizzare un golpe e farla franca', Films come 'Una vita difficile' di Dino Risi, 'Mucchio Selvaggio" di Sam Pechinpah, 'The Last Tycoon' di Elia Kazan, 'Gli ultimi fuochi' in italiano.
Loupes del mitico maestro del porno Lasse Braun, con fumetto di Sine' e scene esilaranti e molto porno tratte da 'French Blue'.

Io insisto che la programmazione debba essere una sorpresa.
Proprio nella serata che deve essere un segreto, quella della performance, si sparge la voce del fisting e dello squirting. C'e' spesso dibattito o discussioni o testimonianze come quella di Marco sedicenne su corso Gastaldi nei momenti in cui fu ucciso Giuliani.
Ne abbiamo fatti 14. Un successo incredibile, siamo gia' leggenda.
Continueremo fino al 5 giugno. Poi vedremo.
Il laboratorio sociale e' questo: mettere nella stessa stanza borghesi di Castelletto e proletari di Rivarolo ed etnie completamente diverse.
Musica spesso scelta e orchestrata da Chloe, immagini di Matteo Forli, Luigi Cazzaniga e , le prime due volte, Mauro Marcenaro.
Cecilia Malfatto canta, accompagnata alla chitarra ogni volta da un amico diverso, Rino Calandra, Guido di Caro, Marco Cavagna, quello che durante il G8 era appunto sedicenne.
La soprano , Irene Leuci , canta jazz accompagnato dal pianista Francesco Capodanno. 
Un vero 'bollezzumme', che a volte fa venire il mal di mare.
E naturalmente ci sono sempre una  o piu' videocamere che riprendono e ricordano.
Per la storia .... grazie agli dei !!!

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